A Trieste, in Via Marchesetti, si possono notare delle strisce pedonali 3D molto particolari. Ideate per prevenire gli incidenti stradali, esse costituiscono un’illusione ottica per chi guida. Grazie al loro effetto 3D, gli automobilisti percepiscono un rialzo e un possibile pericolo. Si invitano così i conducenti dei vari veicoli ad avere prudenza.
L’uso delle strisce pedonali 3D è diffuso già in altre aree del mondo, in cui si è accertata la loro efficacia.
Per legge, quando si è in prossimità delle strisce pedonali, un conducente alla guida di un qualsiasi veicolo deve rallentare e dare la precedenza ai pedoni che si accingono ad attraversare la strada. Nonostante i casi di investimenti pedonali siano rari, è sempre meglio prevenire.
Grazie a queste strisce pedonali 3d, gli automobilisti rallentano in prossimità dell’incrocio. La modalità con cui sono disegnate sull’asfalto, infatti, fanno credere all’automobilista che le strisce siano sollevate da terra e sembrano dei veri e propri muri. La conseguenza è il rallentamento e la frenata in prossimità dell’attraversamento pedonale in cui si trovano. In questo modo, si riesce a garantire il passaggio dei pedoni con maggiore sicurezza. Per la realizzazione di questa illusione ottica è necessario applicare una particolare tecnica che crea l’effetto, ottico appunto, attraverso dei giochi di colore. Precisamente sono utilizzate tre tonalità di colore.
In questa strada Bolognese in cui sono sorte le prime strisce pedonali 3d, l’incrocio in questione, è considerato altamente critico per i numerosi precedenti incidenti stradali. Qualcuno dice che alla riproduzione delle strisce in 3D ci abbia pensato un cittadino Bolognese stesso. Nel 2016, proprio su quella strada, una ragazza 15 enne fu vittima di un pirata della strada. E’ stata falciata da un’auto che ha attraversato l’incrocio ad alta velocità senza assicurarsi della presenza dei pedoni sull’attraversamento apposito.
Per questo oggi, in questo modo, si vuole fare in modo di attenuare e pian piano eliminare del tutto questo grave problema, che purtroppo non caratterizza solo questo Paese, ma anche tante altre parti dell’Italia e del mondo intero. E, fortunatamente, è un metodo che sta largamente funzionando.
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