Con l’ambiente non si scherza
Trumpmore è un progetto che prevede di scolpire la faccia del Presidente americano Trump su un iceberg per verificare quanto tempo impiega a sciogliersi.
Non è un segreto, sulla Terra nell’ultimo ventennio qualcosa è cambiato.
L’intensificazione degli scambi a livello economico, sociale, culturale sono la diretta conseguenza della globalizzazione.
Sviluppo della tecnologia, maggiore connessione e comunicazione a livello mondiale. Sono queste le parole chiave del nostro secolo e sembrerebbero le premesse per un genere d’informazione veritiera e alla portata di tutti. Accendere il computer, la radio, il telefono significa avere notizie che ci riguardano direttamente o meno nel giro di pochi secondi.
“Agli USA farebbe bene un po’ di riscaldamento globale”.
Il tweet ironico di Donald Trump l’anno scorso ha spopolato sul web. Durante le vacanze natalizie negli Stati Uniti, il clima rigido ha risvegliato il sarcasmo del Presidente degli USA che aveva già dato prova della sua indifferenza riguardo all’andamento climatico quando nel giugno 2017 aveva confermato la ritirata degli USA dall’accordo di Parigi sul Clima.
L’effetto serra è una delle condizioni necessarie perché il nostro Pianeta possa ospitare specie viventi, senza di esso la temperatura sarebbe di circa -18°C.
Il mantenimento del clima ideale è dovuto alla presenza nell’atmosfera dei gas serra che trattengono parte del calore emanato dal Sole.
Tuttavia nell’ultimo secolo il livello del mare si e alzato dal 1993 di 3 millimetri l’anno e la principale causa è costituita dallo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia e Antartide. Altri fenomeni climatici come El Niños e La Niñas, le precipitazioni globali, le eruzioni vulcaniche influenzano il clima ma “Quel buon vecchio Riscaldamento Globale” ne rimane la principale causa.
Trumpmore vuole essere un modo ironico alla stregua del monte Rushmore per canzonare l’ironia del Presidente.
Il grossolano errore nel mistificare previsioni del tempo e situazione climatica mondiale, è stato colto dalla ong finlandese Melting Ice come spunto per far ricredere il presidente riguardo alla situazione ambientale.
L’idea è quella di scolpire il volto di Donald Trump sulla parete di un ghiacciaio dell’Artico per vedere dopo quanto tempo si scioglie. Si stanno raccogliendo 400mila dollari per realizzare l’opera che misurerà 35 metri di altezza per 20 di larghezza e 20 di profondità.
Il messaggio della scultura sarà indubbiamente provocatorio tuttavia potrebbe rivelarsi l’incipit per una sensibilizzazione generale alla cura della nostra Terra. Concreta e geniale, questa iniziativa potrebbe far cambiare idea ai sostenitori dell’inesistenza dei problemi ambientali, si spera.
La scultura è ispirata al Mount Rushmore national memorial raffigurante i volti dei presidenti: Washington, Jefferson, Lincoln, e Roosevelt.
Fonte: projecttrumpmore.com
Scrivi un Commento