La fecondazione in vitro è stato un aiuto fondamentale per uno zoo degli Stati Uniti, perché ha permesso la nascita di due ghepardi.

Tutti amano i cuccioli di animale. Al Columbus Zoo and Aquarium, a Powell, in Ohio, c’è un’ulteriore ragione per celebrare l’amore verso gli animali grazie alla nascita di due cuccioli di ghepardo. I cuccioli sono nati grazie alla fecondazione in vitro, impresa sempre risultata difficile nei grandi felini. Di conseguenza, questo avvenimento è potenzialmente rivoluzionario per la conservazione della specie del ghepardo.

Mentre la fecondazione in vitro, o FIVET, è piuttosto comune negli umani e altre specie, questa era stata precedentemente fallimentare con grandi felini, inclusi ghepardi e leoni. Nel processo della FIVET, sperma e uova sono fecondati in laboratorio e poi incubate per creare un embrione. Gli embrioni sono successivamente impiantati nell’utero della femmina, dove potrebbero svilupparsi in feti.

Nel caso dei ghepardi del Columbus Zoo, le uova provenivano da un adulto di nome Kibibi.

Tuttavia, gli embrioni sono stati impiantati in un ghepardo più vecchio, chiamato Isabelle (Izzy).

Secondo il team che si prende cura dei ghepardi, Izzy è stata una mamma attenta per i suoi due cuccioli (un maschio e una femmina).

Questi due cuccioli potranno essere piccoli, ma rappresentano un grande traguardo, con esperti biologi e zoologi che hanno lavorato insieme per creare questa meraviglia scientifica” ha detto il Dr. Randy Junge, il “Vice President of Animal Health” del Columbus Zoo.

Junge ha continuato dicendo:“Questo risultato espande la conoscenza riguardante la riproduzione dei ghepardi e potrebbe diventare una parte importante per la gestione della popolazione delle specie in futuro.”

Izzy e Kibibi sono considerate ambasciatori ghepardi e sono abituate all’interazione umana.

I due ghepardi hanno un legame profondo con le persone che si prendono cura di loro e sono state educate in modo da permettere ultrasuoni, radiografie, prelievi di sangue e altre procedure mediche. Lo staff dello zoo è stato vicino ad Izzy durante il travaglio ed il parto nel caso avesse avuto bisogno di assistenza.

“Lavoro con i ghepardi da 19 anni e una delle più grandi sfide è che non abbiamo idea che una femmina sia incinta fino a minimo 60 giorni prima del parto. Sapevamo che Izzy era incinta di cinque settimane grazie a degli ultrasuoni, tramite cui abbiamo poi monitorato il resto della gravidanza. Questa è stata un’opportunità incredibile grazie alla quale abbiamo imparato molto.” ha detto Adrienne Crosier, biologa di ghepardi al Smithsonian Conservation Biology Institute, uno degli scienziati che ha impiantato l’embrione.

Sono veramente orgoglioso del team per questo traguardo” ha detto Jason Ahistus,il “Fossil Rim Wildlife Center Carnivore Curator”. “Dà alla comunità che si occupa della conservazione dei ghepardi un altro strumento per gestire questi animali. Ora abbiamo un sacco di opportunità che possono aiutare la specie del ghepardo. Questa è una grande vincita per questi animali!”

I ghepardi sono classificati come specie “vulnerabile” secondo l’International Union for conservation of nature (IUCN)”. Nel loro luogo nativo, l’Africa, si è assistito ad una decrescita della riproduzione a causa delle minacce derivanti dalla perdita del loro habitat naturale e dal turismo non regolato. La comunità scientifica concorda nel dire che la popolazione dei ghepardi è scesa a circa 7,500 esemplari.

Si spera che queste creature mozzafiato possano riprendersi, specialmente grazie a questo nuovo significativo strumento.

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Riguardo l'autore

Rita Carbonara

La vera patria di Rita è l’Inghilterra. Le chitarre, James e Graham Jonathan fanno parte di questo mondo incantato che Rita usa per scaricare tutta l’energia accumulata durante la giornata. La lettura è uno dei rifugi in cui si trova meglio, specie se si tratta di Dickens. Esploratrice, ama i dettagli e mettere nero su bianco tutto per poi rivivere i momenti più belli all’infinito.

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