Il Migrantour è un giro turistico dalla definizione insolita che coinvolge città come Milano, Roma e Firenze.
A condurre questi tour, infatti, non sono delle guide tradizionali, ma i cosiddetti accompagnatori interculturali. Questi ultimi sono persone arrivate nel nostro paese per diversi motivi, che si mettono a disposizione delle città che aderiscono, per regalare, a chi ne prende parte, un nuovo punto di vista col quale guardare una città già conosciuta.
Non sono vere e proprie guide turistiche dotate di patentino, ma sicuramente forniscono un nuovo modo di vedere le cose, poiché questi, provenendo da altri paesi, notano e scoprono cose che chi le ha sempre avute sotto gli occhi non è mai riuscito a vedere. Oltre che a scoprire prospettive e storie nuove, il Migrantour favorisce l’integrazione, mettendo in risalto tutti i suoi punti di forza, come ad esempio la conoscenza di un luogo a 360 gradi.
La città natale di questo progetto è Torino. Nel 2010 infatti, grazie all’appoggio della Cooperativa Onlus Viaggi Solidali e con il contributo di varie ONG, ha dato vita e finanziato il tutto.
Questo progetto suscitò molto interesse, così nel 2014 nacque il vero e proprio Migrantour che tuttora va espandendosi.
Fino a oggi si possono contare come città aderenti: Torino, Milano, Genova, Bologna, Roma, Firenze, Napoli, Cagliari, Pavia, Catania, Marsiglia, Parigi, Valencia e Lisbona.
Nel 2016 il progetto è stato premiato nel World Responsible Tourism Award come una delle pratiche di turismo più innovative e originali a livello internazionale. Infatti dal 2010 ad oggi solo nelle città di Torino, Milano, Firenze e Rome hanno partecipato a questo evento 11.000 persone.
Il Migrantour apre un dialogo tra culture diverse, favorisce la comunicazione e il senso di appartenenza a un luogo e a una cultura. Le sue conseguenze non sono affatto da sottovalutare poiché chi si sente appartenente a un luogo ne avrà sicuramente cura e lo custodirà. Tanto è vero che gli accompagnatori si sono affezionati alle città di cui sono guida.
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