L’idea, che trascorrere del tempo libero in ambienti naturali è un bene per la nostra salute e il benessere, non è nuova. I genitori dicono ai loro figli, di andare a giocare fuori, essendo un bene per loro, da generazioni.

Uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, dice che, stare in natura per appena due ore a settimana, aumenta salute e benessere psicologico. A quanto pare però, non basta per capire effettivamente di quanto tempo in media, una persona ha bisogno, o di quali spazi deve visitare perché migliori di altri (spiagge, piccoli o grandi parchi ecc…).

Uno studio condotto e pubblicato da una rivista inglese, The Conversation, prende come fonte, le risposte di 20.000 abitanti inglesi. Queste risposte vengono raccolte poi, come parte di un sondaggio annuale di consulenza governativa, circa l’impegno con gli ambienti naturali.

L’indagine si svolge nelle case della gente

Gli intervistatori, chiedono ai diretti interessati, di andare a ritroso nel tempo descrivendo la loro settimana. Devono focalizzarsi sul tempo trascorso al di fuori delle porte delle loro case, quindi in ambienti naturali, come parchi urbani, boschi, spiagge ecc… .

Una volta ricreato quello che si può chiamare diario naturale, gli intervistatori, scelgono in maniera totalmente casuale uno dei sette giorni della settimana. Fatto questo, chiedono maggiori dettagli agli intervistati, come ad esempio, il tempo trascorso in questi ambienti naturali, se da soli oppure no e le attività svolte in questi luoghi.

Questo metodo, totalmente casuale, di scegliere il giorno, da parte degli investigatori, è molto importante a livello scientifico. Infatti, non focalizzandosi, solo sui ricordi più forti, che rimangono aggrappati nel cervello di un individuo, si riescono a raccogliere più dati utili. Tutto questo con la finalità, di rendere la ricerca, il più attendibile possibile, immagazzinando dati, su qualsiasi ambiente naturale visitato. Utilizzando queste risposte, i ricercatori, riescono a costruire un profilo attendibile, di quanto tempo ognuno degli intervistati, trascorre ogni settimana in ambienti naturali.

Per capire poi, come tutto questo sia legato alla salute e al benessere, i ricercatori uniscono le risposte date dagli intervistati, ad altre due ulteriori domande: salute generale e soddisfazione generale di vita.

Chi trascorre almeno due ore in ambienti naturali, ha migliore salute e soddisfazione di vita

Le persone che trascorrono meno di due ore, in ambienti naturali, sono meno propensi a segnalare buona salute e benessere, rispetto a chi invece durante la settimana non frequenta nessun ambiente naturale. Questo suggerisce quindi,che al di sotto delle due ore i benefici sono minimi ed insignificanti. Inoltre, nessun beneficio aggiuntivo è segnalato, per chi supera le 5 ore settimanali.

Infine, i ricercatori, giungono alla conclusione che, a prescindere dal ceto sociale, stato di salute ecc…, i risultati sono uguali per tutti. Un riscontro molto positivo si verifica anche per persone in stato di disabilità, che presentano molti miglioramenti, nel passare almeno due ore in ambienti naturali.

Fonte: The Conversation

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Riguardo l'autore

Daniele D'Amato

Direttore Responsabile. Giornalista, fotografo e insegnante; lauree in Scienze della Comunicazione e in Sociologia e Ricerca Sociale; masters in DSA e in ADHD. Fondatore e Presidente dell’associazione fotografica Photosintesi per 10 anni; fondatore e direttore editoriale della testata fotografica IVISIVI; Amministratore dello studio fotografico Comunickare; Collaboratore di “Fotografia Reflex”; docente di Linguistica delle immagini e Metodologia del Portfolio nelle scuole di fotografia; fondatore e Presidente del Collettivo Fotografico Xima.

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