Un jazzista suona il pianoforte mentre i medici lo operano per rimuovere il tumore al cervello.
Uno straordinario caso tutto italiano
L’intervento in questione è stato effettuato proprio in Italia, più precisamente a Cesena. Nell’Ospedale Bufalini, un team specializzato ha operato un jazzista per rimuovere una massa tumorale nel cervello. Per circa 5 ore, quest’ultimo ha anche suonato il pianoforte. I medici hanno monitorato per tutto il tempo le attività cerebrali del paziente tramite le sue abilità musicali.
Intervenire con la “chirurgia da sveglio”
Si definisce “Awake Surgery” la chirurgia da sveglio. Può far rabbrividire in molti l’idea che si operi il cervello con il paziente sveglio. Invece è una tecnica molto utile e sicura. Questa serve ad asportare la massa tumorale individuando contemporaneamente le aree dell’organo in attività, quelle da non toccare. Il dottor Luigino Tosatto, direttore dell’Unità operativa di Neurochirurgia del Bufalini, spiega: “Ciò che lo rende piuttosto raro ed eccezionale è che in questo paziente per la prima volta abbiamo localizzato aree cerebrali specifiche per la musica, molto complesse da rilevare per preservare le sue abilità musicali durante l’asportazione della massa tumorale. Inoltre tale approccio ci permetterà di comprendere meglio la complessità dei processi cerebrali che sottendono alcune funzioni cognitive superiori della mente umana, fra cui le abilità artistiche e musicali.
Riconoscere l’attività cerebrale in tempo reale
Mentre il jazzista suona il pianoforte, i medici monitorano tre capacità di comprensione musicale.
Individuano infatti il riconoscimento dei toni musicali, il contorno musicale ed il ritmo.
L’Awake Surgery diventa una pratica sempre più diffusa. In vari Paesi in tutto il mondo, si eseguono queste operazioni mentre il paziente suona uno strumento. Nel 2015 in Brasile, un paziente canta mentre suona la chitarra. Si tratta di una tecnica tanto complessa quanto innovativa per la salvaguardia del cervello umano durante un’operazione.
Scrivi un Commento