Simone Marigliano, 18enne, ex studente del Liceo Scientifico Vanini di Casarano. Dai banchi del liceo è passato ai cosiddetti banconi di laboratorio di Milano in un tempo molto breve.
Si è infatti aggiudicato la 14esima edizione del concorso nazionale Lo studente ricercatore indetto dall’Istituto IFOM di Milano. Questo è stato fondato nel 1998 dalla Fondazione italiana per la ricerca sul cancro (FIRC) e rinomato centro di ricerca dedicato allo studio della formazione e dello sviluppo dei tumori a livello molecolare.
Lo studente ha centrato pienamente l’obiettivo del rapido trasferimento dei risultati dal laboratorio alla pratica diagnostica e terapeutica, superando con risultati eccezionali il difficile test di ammissione insieme ad altri nove giovani studenti selezionati tra le centinaia di candidature giunte da tutta Italia.
Il concorso è davvero molto duro.
Esso consente ogni anno a un piccolissimo numero di liceali di vivere in prima persona la ricerca scientifica lavorando per 15 giorni in modo molto intenso e al fianco di ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Simone Marigliano ha iniziato il 25 giugno il suo stage, un anno prima della sua maturità, soggiornando nella guest house di IFOM e lavorando nell’Unità di Colture cellulari sotto la guida della ricercatrice Ilaria Rancati.
La sua candidatura è stata sostenuta dalla dirigente del suo liceo, Maria Grazia Attanasi e dal professore Gianni D’Aprile. “Hanno fatto bene a credere in lui” sostengono molte persone. Simone è un ragazzo davvero in gamba, dalle idee chiare.
Le aspirazioni di Simone Marigliano sono più o meno quelle di tutti i giovani: riuscire a svolgere un lavoro che rispecchi le proprie passioni. Ha la passione di diventare un medico, un ricercatore o un insegnante di materie scientifiche, passione che si porta dietro dalle scuole medie. Poi a scuola, il suo professore di scienze gli ha parlato di questo concorso e lo ha incoraggiato a partecipare. Lui non si è fatto pregare e ha presentato subito domanda, spinto si dalla curiosità, ma speranzoso di potervi entrare. Il test per lui non è stato troppo difficile, ma il tempo a disposizione non era tanto.
Da questa esperienza ora Simone si aspetta di fortificare la sua passione per le scienze e in particolare per la biologia.
Cercherà di comprendere come si svolge il lavoro in un centro di ricerca. Del resto non è la prima volta che affronta uno stage scolastico. Certo, riuscire a vincerne uno nazionale e con soli dieci posti a disposizione sicuramente lo ha reso felice.
Simone è un chiaro esempio di forza di volontà, l’unica arma che permette di affrontare le sfide della vita, anche quelle più difficili. L’ultimo step rimasto è preparare i test per l’ammissione alla facoltà di medicina, poi spera di trascorrere un fine estate fatto di mare e amici.
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