È stato inaugurato l’Emporio Settimo Solidale – Il Bello e il Buono della Solidarietà, ospitato nell’Ecomuseo del Freidano, in via Ariosto 36/bis a Settimo Torinese. Si tratta di un luogo dove le persone che vivono un momento di difficoltà possono fare la spesa con una tessera punti personalizzata, in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare. L’accesso all’Emporio Solidale avrà un tempo limitato a un anno, eventualmente rinnovabile di un altro anno.

Il progetto è promosso dal Comune di Settimo Torinese e dall’Unione del Comuni dell’area Nord-Est di Torino, con la collaborazione di Fondazione Comunità Solidale, Associazione Casa dei Popoli, Croce Rossa Italiana – Comitato di Settimo Torinese, Cooperativa Sociale Il Margine.

Come funzionano gli acquisti solidali?

A ogni nucleo familiare o singolo beneficiario viene consegnata una tessera punti personalizzata con la quale può scegliere alimenti e beni di prima necessità, selezionando tra i vari prodotti disponibili quelli che maggiormente soddisfano i propri bisogni. La possibilità di “fare la spesa” in autonomia rappresenta l’evoluzione dei tradizionali aiuti come i pacchi spesa e promuove l’acquisto consapevole basato sulle specifiche necessità delle persone.

Al fine di superare il concetto assistenzialistico a favore di un modello che promuova potenzialità e sviluppo personale e sociale, i beneficiari vengono coinvolti in un progetto, condiviso con il Servizio Sociale, finalizzato al raggiungimento di una maggior autonomia, che comprende percorsi formativi/informativi e sostegno nell’attivazione lavorativa. Sono anche previsti percorsi di sensibilizzazione, workshop e affiancamento negli acquisti, al fine di promuovere modelli di consumo più sani e sostenibili, in un’ottica di benessere generale della persona. La formazione sui temi dell’educazione alimentare, del contrasto allo spreco, della sostenibilità ambientale, della circolarità delle risorse viene erogata anche a favore del territorio e in ambito scolastico.

I prodotti degli acquisti solidali provengono da filiere tracciabili e di qualità.

I canali di approvvigionamento dell’Emporio sono diversificati: parte dei prodotti viene ricevuto direttamente dall’Unione Europea tramite il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), approvato dalla Commissione Europea e gestito in Italia dall’’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). Altra parte proviene dalle forniture dei supermercati, altra ancora potrà arrivare da Coldiretti o dalle stesse associazioni coinvolte.

L’inserimento nel progetto “Emporio Settimo Solidale” è avvenuto tramite un Bando emesso dall’Unione Net, che teneva conto di alcuni requisiti prioritari come la composizione del nucleo familiare, eventi critici e difficoltà temporanee (es. perdita del lavoro, separazione, lutto, malattia), fascia ISEE.

Un luogo di comunità prima di tutto.

«È un progetto in cui Unione NET crede molto – commenta Renato Pittalis, Sindaco di Leinì e presidente dell’Unione NET – non soltanto perché aiuta concretamente le persone e le famiglie che vivono un periodo di difficoltà, pur senza rientrare ancora nei canali tradizionale dell’assistenza sociale, ma anche perché è potenzialmente replicabile anche in altri comuni dell’Unione. Offrire alle persone una possibilità di impegno, un modo per restituire quanto ricevono, è più che donare del cibo, è donare speranza e riscatto».

«L’Emporio Solidale dovrà diventare nel tempo prima di tutto un luogo di comunità – interviene la Sindaca di Settimo Elena Piastra – e uno strumento di integrazione sociale: non semplicemente un emporio, ma un punto di riferimento per le persone dove si potrà fare rete, promuovere attività di crescita e formazione, in un luogo di cultura e di servizi come l’Ecomuseo. Nel tempo, puntiamo a renderlo un punto di accesso per altri servizi di base: sostegno nelle pratiche, creazione dello SPID e altro».

Collaborazione tra istituzioni e associazioni.

«Il Comune di Settimo – aggiunge l’assessore al sociale di Settimo Angelo Barbati – da tempo ha messo il sociale al centro della propria azione. Questo vuol dire soprattutto consolidare gli strumenti e aggiornarli. Grazie all’Unione NET, riusciamo ad aprire un Emporio che punta non solo ad aiutare, ma anche a innovare la rete del welfare».

«La collaborazione fra le istituzioni e il terzo settore – approfondisce Tiziana Tiziano, presidente di Fondazione Comunità Solidale – è il nodo centrale di questa iniziativa. La co-progettazione è stata una peculiarità dell’Emporio sin dal principio e ci ha permesso di unire gli sforzi per portare a compimento un progetto ad alto impatto sociale».

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Riguardo l'autore

Daniele D'Amato

Direttore Responsabile. Giornalista, fotografo e insegnante; lauree in Scienze della Comunicazione e in Sociologia e Ricerca Sociale; masters in DSA e in ADHD. Fondatore e Presidente dell’associazione fotografica Photosintesi per 10 anni; fondatore e direttore editoriale della testata fotografica IVISIVI; Amministratore dello studio fotografico Comunickare; Collaboratore di “Fotografia Reflex”; docente di Linguistica delle immagini e Metodologia del Portfolio nelle scuole di fotografia; fondatore e Presidente del Collettivo Fotografico Xima.

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