Georgie Wildgust, affetto dalla sindrome di down, all’età di 77 anni è l’uomo più anziano d’Europa.

Georgie è sempre stato un uomo solare ed ha sempre sfoggiato il suo magnifico sorriso, non curandosi delle barriere del pregiudizio. Non ha neanche mai perso la sua passione per la danza, che ha sempre coltivato.

Il segreto di Georgie Wildgust è sempre stato quello di seguire una dieta alimentare sana e praticare tanta attività fisica.

Subito dopo il parto, i medici avevano dichiarato con certezza ai genitori di Georgie che quest’ultimo non avrebbe superato l’età adolescenziale. Oggi, invece, è un simpaticissimo ed amorevole anziano in pensione, un ex giardiniere.

Puoi fare qualsiasi cosa tu voglia!

E’ questa la frase che ha accompagnato Georgie Wildgust nei suoi giorni. Contrariamente a numerosissimi ragazzi dell’epoca che venivano rinchiusi in istituti in cui attraversavano lunghi periodi di isolamento, il simpatico nonnino bretone ha vissuto con la sua famiglia, da cui ha ricevuto tantissimo affetto ed incoraggiamento.

Da piccino, Georgie Wildgust ha giocato anche con tanti bambini del quartiere, suoi coetanei, che gli volevano tanto bene. “Ha avuto un’infanzia così bella!“, ha detto la nipote, Nikki Wright, che ha aggiunto: “Nessuno l’ha mai preso in giro, anzi lo hanno preso tutti sotto la loro ala e si sono presi cura di lui“.

Oggi, il 77 enne vive in una comunità composta da 12 persone, con le quali continua a ballare e colorare. Ma, soprattutto, a mangiare un sacco di gelati, di cui è estremamente ghiotto! Georgie è sempre di buon umore, forse perché è stato abituato a stare sempre a contatto con gli altri, a donare loro affetto ed a riceverlo.

Georgie Wildgust è cresciuto circondato da amore, amore vero e non da compassione o pietà.

La mamma di Georgie era una sarta e suo papà lavorava nei campi. Vivevano a Nottingham e i bambini uscivano sempre a giocare in mezzo alla piazza. “All’epoca i dottori facevano rinchiudere le persone con sindrome Down nei manicomi o in terribili istituti, ma per mio zio non è andata così. Gli è sempre piaciuto andare in riva al mare, mangiare pesce, patatine e gelato. Ogni settimana ci scambiamo chiamate Skype e facciamo due chiacchiere”, ha dichiarato ancora la nipotina Nikki.

Prima di Georgie Wildgust, a detenere il primato mondiale di uomo più vecchio affetto dalla sindrome di Down, è stato Kenny Cridge, anche lui di origine inglese. Egli, però, è morto il 16 aprile scorso, all’età di 79 anni.

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Riguardo l'autore

Rita Stefano

Nasce prima del previsto perché la cicogna non vedeva l'ora di atterrare. E' una ragazza alla mano, simpatica e solare; riesce a trovare il lato positivo in ogni cosa. Non ha peli sulla lingua e perciò schietta e diretta, spesso con il rischio di sembrare inopportuna. Frequenta il Liceo e il Conservatorio. Le sue giornate vengono scandite dal suono del pianoforte, al quale corrisponde un'emozione per ciascun tasto. Ama le lingue, viaggiare e fotografare i momenti più belli.

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