Luca ha 23 anni e dalla nascita convive con un disturbo dello spettro autistico. Da qualche mese con le mani nelle foglie, e zappa e rastrello in mano è diventato l’altoparlante di un importante messaggio: la terra cura, eccome!

Ortoterapia, una medicina senza farmaci

È quella che nel campo medico viene chiamata ortoterapia, non una vera e propria terapia, ma uno strumento, che se integrato ad un percorso sanitario più ampio, aiuta a sviluppare la motricità, a migliorare capacità di approfondimento, a stimolare concentrazione, capacità logica e memoria. E soprattutto l’orto-terapia aiuta ad incrementare l’autostima di soggetti con particolari patologie o disabilità.

È esattamente quello che è successo a Luca. Appena mette piede nella cascina che ospita gli Orti Sociali di Voghera, Luca corre a togliersi le scarpe e ad indossare gli stivali di gomma. Ogni movimento che compie nella terra, tagliare, recidere rami secchi, raccogliere i frutti del suo lavoro, lo riempie di soddisfazione.

Luca è poco più che ventenne, la sua storia e il suo rapporto con la natura e gli orti sono ben raccontate da Ohga. Fin da piccolo convive con un disturbo dello spettro autistico che gli rende difficile comunicare verbalmente con le persone. Ma la terra ha fatto la sua parte. Dopo la scuola e gli enormi buchi neri che occorre riempire, come ha spiegato la sua mamma, bisogna ripensarsi, cucire il tempo, progetti e attività su misura.

In questo Luca è stato aiutato tanto dall’ortoterapia. Ormai circola ovunque su rete il video di Luca con i piedi nella terra, e nelle mani un frutto da lui raccolto. Grazie all’associazione “Una Mano per”, da alcuni mesi prende parte alle attività negli Orti sociali di Voghera, guidata da Moreno Baggini. Tali attività rientrano in un progetto più ampio di Agricoltura Sociale. Tre volte a settimana Luca si occupa di coltivare frutta e verdura di stagione insieme agli orto-terapeuti Margherita Volpini ed Emanuele.

Con l’ortoterapia è la Terra che cura

La terra cura dunque, e l’ortoterapia può portare a risultati soddisfacenti per ragazzi come Luca. La natura annulla le distanze che spesso tutti noi creiamo, non crea differenze, al contrario include e fortifica. Rende liberi, ci vuole bio-diversi!

Fonte: ohga.it

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Riguardo l'autore

Giovanna Nuzzo

Vent'anni, radici nel Salento ma trasferita a Bologna dove studia per diventare giornalista. E' impegnata nel volontariato da quando aveva quattordici anni con un'associazione locale. Da qualche anno insegna italiano in una scuola per migranti e rifugiati politici di Bologna. Vive di passi, viaggi e sorrisi. Con il cuore a Sud, sogna di tornare nel suo paese e vivere di quello che sarà il suo lavoro.

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